venerdì 22 novembre 2019

Riflessione sulla situazione attuale

di Giulio Colecchia

Mi sembra che ci siano davvero molte convergenze nelle opinioni dei partecipanti del #ForumalCentro, anche se provenienti da esperienze e sensibilità diverse. Ma questo è il bello della democrazia. Tutti responsabilmente, qui ma anche attraverso i Tweets, ci stiamo preoccupando di questa deriva politica che sta trascinando il Paese verso una depressione economica e sociale sempre più grave. Che la politica oggi non sia in grado di offrire una visione che induca ottimismo nella gente è la lettura più semplice, ma anche più vera della realtà. Soprattutto la vita quotidiana degli italiani è alterata da slogan che incitano allo scontro ed altri che fomentano paure fino a giustificare coloro che spregiudicatamente propongono un ritorno al passato antidemocratico del Paese. Una battaglia di "breve" periodo per cambiare questa situazione, considerato che lo scenario internazionale non sembra molto dissimile, mi sembra difficile. Le forze politiche più rappresentative oggi in campo sono radicalizzate ed in forte competizione anche quando sono costrette a governare insieme. Da loro oggettivamente non c'è da attendersi un cambio di passo o una vera convergenza verso la soluzione dei problemi più gravi. Nasce da questa considerazione, che mi sembra comune tra noi, l'auspicio ed il nostro impegno a mobilitare, oltre che noi stessi, chiunque tenga alla democrazia e ai valori fondanti che la Costituzione repubblicana ha sancito. Come fu in quegli anni, oggi è solo la convergenza sia pure temporanea delle culture l' auspicio ed il nostro impegno a mobilitare, oltre che noi stessi, chiunque tenga alla democrazia e ai valori fondanti che la Costituzione repubblicana ha sancito. E come fu in quegli anni, oggi è solo la convergenza, sia pure temporanea, delle culture liberale, cattolico-popolare e socialista che può offrire programmi credibili e soluzioni possibili. Questo credo sia il nucleo di quella "federazione" di cui parliamo, una aggregazione politica, probabilmente transitoria che, se si creeranno le condizioni, potrà anche evolvere verso il Ppe. Il lavoro da fare, quindi, senza troppe illusioni sui tempi brevi, è sicuramente tanto, ma credo che noi siamo sulla strada giusta.

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