lunedì 30 gennaio 2023

4 anni di Forum Al Centro. Una piccola goccia nel mare dell'apatia civica e politica.

 di Armando Dicone


Il 29 marzo 2023 il nostro Forum compirà quattro anni di vita. Non mi sembra ancora vero. Quando racconto ad amici e parenti, questa nostra umile ma importante esperienza, il più delle volte, non sempre, mi dicono "che senza un fine personale non ha senso". È proprio vero che viviamo in un tempo in cui senza ricevere nulla non si fa' nulla.

Ma le nostre tasse chi le gestisce? Non è opportuno che siano nelle mani giuste? Non è meglio che vengano usate per amministrare la cosa pubblica nel miglior modo possibile?

Ci accapigliamo per una riunione condominiale, per le scelte dell'allenatore della squadra del cuore, ma la politica non ci interessa.

Ci lamentiamo del caro benzina e delle bugie dette in campagna elettorale, ma poi diciamo "sono tutti uguali"... come se il governo Draghi non fosse mai esistito.

Possibile che noi comuni cittadini non abbiamo mai nessuna colpa?

Possibile che il destino di una nazione, così importante come l'Italia, sia legato solo alla capacità di governare del capo al comando?

Quando nel 2019, con alcuni amici, abbiamo pensato di costruire il nostro Forum, siamo partiti da tre esigenze:

Superare l'attuale sistema politico italiano destra contro sinistra, populisti contro sovranisti;

Elaborare, condividere e promuovere un nuovo pensiero politico di centro, capace di unire i riformisti, i liberali e i popolari;

Costruire dal basso, cioè proprio da noi cittadini comuni, questo nuovo percorso culturale e politico.

Sul primo punto possiamo dirci soddisfatti. Quando eravamo gli unici a parlare di "centro", ci prendevano per marziani. Il tempo ci ha dato ragione e le ultime elezioni politiche hanno dimostrato che lo spazio centrale c'è.

Rispetto al secondo punto abbiamo iniziato pian piano a organizzare webinar di formazione politica, articoli pubblicati sul nostro blog e tanti tweet e post che condividiamo sui social. Dobbiamo continuare su questa strada con più determinazione, anche perché se non raccontiamo il nostro passato con i mezzi del presente, sarà difficile costruire il nostro futuro.

Il terzo punto è sicuramente il più faticoso. In questi anni ci siamo resi conto di quanto sia complicato l'impegno dal basso. Su questo ci sarà ancora tanto lavoro da fare.

Spero che questo nostro compleanno rappresenti il punto di maturazione della nostra "creatura". Abbiamo lo spazio e il tempo affinché ognuno di noi possa far crescere il proprio talento e soprattutto, che tutti mettano in condivisione con gli altri componenti le proprie passioni, conoscenze e competenze.

Ogni cittadino ha il diritto/dovere di costruire la democrazia della corresponsabilità, la cosiddetta società civile e la classe dirigente politica, non sono due entità sconnesse.


Grazie per l'attenzione.

lunedì 23 gennaio 2023

"I punti di contatto tra la dottrina sociale cristiana e l'economia sociale di mercato"

 Webinar di #ForumAlCentro

 


  

Giovedì 26 gennaio, alle ore 18,30, si terrà il webinar organizzato da "Forum al Centro", dal titolo "I punti di contatto tra la dottrina sociale cristiana e l'economia sociale di mercato".

 

Ne discuteremo insieme al prof. Flavio Felice, professore ordinario di storia delle dottrine politiche, all'università del Molise.

 

Dopo la relazione iniziale, ci sarà spazio per interventi e domande.

 

L'incontro è libero e gratuito, per partecipare basterà inviare una email a forumalcentro@gmail.com.

 

Vogliamo costruire il nostro futuro, raccontando il nostro glorioso passato, con i mezzi del presente.

 

Vi aspettiamo.

giovedì 5 gennaio 2023

Divario di genere: l'importanza di conseguire una laurea per le donne

 di Valeria Frezza

Il ruolo dell' istruzione non può essere sottovalutato quanto a importanza per una vera parità fra i sessi.

Difficile arrivare a un lavoro ben pagato senza laurea, e allora per capire un pezzo di questa disparità conviene tornare nelle aule universitarie per capire come sono messi studenti e studentesse nelle proprie scelte di studio. Soprattutto perché da esse dipende una parte tutt’altro che insignificante della propria carriera futura, sia quanto a probabilità di trovare un posto che per il proprio stipendio.

Gli iscritti, dunque: qual è la situazione? Il numero totale di immatricolazioni dipende da tanti motivi, e rispetto a dieci anni fa sono diversi i fattori che l’hanno spinto in su o in giù: dalla situazione economica delle famiglie, fino ai benefici previsti per chi si laurea e a quanto ci si aspetta che lo studio sarà utile.

Per quanto riguarda la disparità di genere, il caso più evidente è alla facoltà di  economia, dove a una crescita nel numero di immatricolati maschi è corrisposto un calo delle femmine, e dunque un ampio aumento del divario. 

Altri ambiti tecnici come ingegneria industriale stanno avendo un buon successo nelle scelte complessive degli immatricolati, ma per i ragazzi parecchio più che per le ragazze, quindi anche in questo caso (pur se in misura minore) la distanza è aumentata. Succede lo stesso anche a informatica, dove le studentesse sono certo in numero maggiore che una volta, ma tutto sommato ancora poche e cresciute meno rispetto ai maschi.

Due campi in cui invece il divario di genere si è ridotto sono lettere, dove però le preferenze comuni restano ancora in larga prevalenza femminili, e filosofia o scienze politiche – campi nei quali invece troviamo oggi parità.

Sono comunque dati indicativi perché nel sistema universitario italiano esiste un grosso scarto fra il numero di chi si iscrive e quello di chi poi effettivamente si laurea ma per una crescita esponenziale del paese è assolutamente necessario un incremento ed una maggior efficacia di cultura e competenze all'altezza del periodo odierno.


Fonte: wired