Rilanciare la presenza dei cattolici sulla scena politica italiana, come Partito di Valori Umani, è oggi un compito improrogabile. Il popolarismo di Sturzo, agli inizi dello scorso secolo, la Democrazia Cristiana di De Gasperi e la riflessione di Aldo Moro su “la libertà interiore in politica” sono i fondamenti di questo progetto. I princìpi della Costituzione e l’insegnamento sociale della Chiesa possono essere gli strumenti per interpretare il cambiamento epocale nell’economia, nella politica e nell’organizzazione dello Stato. I capisaldi di questo programma si fondano sul rilancio dei corpi intermedi della società e sulla ripresa dell’attenzione al pensiero di grandi uomini come Sturzo, De Gasperi, Moro e La Pira. Fondamentale è anche la rinascita del progetto europeo. Dalla ricostruzione storica – dalle origini dei Comuni italiani fino alla concezione di Sturzo sulle autonomie – e dalla consapevolezza dei tratti antisociali e antisolidali dell’attuale organizzazione economica nasce il ripensamento sul ruolo dei territori. Un ruolo che tenga conto delle loro peculiarità geografiche, storiche, economiche e produttive. Il rilancio della partecipazione democratica per mezzo delle associazioni e dei gruppi intermedi, in armonia con gli articoli 2 e 5 della Costituzione, promuoverà il bene comune e il miglioramento delle condizioni sociali ed economiche di “quella povera gente” – parole di La Pira – verso una vita di dignità e di libertà che adesso è negata.
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