mercoledì 28 dicembre 2022

Cos’è la società patriarcale e come si manifesta oggi? #DonnealCentro

 di Valeria Frezza


Soffocante e discriminatorio, il patriarcato vige ancora fiero nelle nostre società, ghettizzando uomini e donne in ruoli e stereotipi di genere che limitano libertà e autodeterminazione.

Ne siamo immerse fin da bambine, governa le nostre vite ed è, per moltissime di noi, una lotta necessaria, politica e sociale da fronteggiare quotidianamente. Perché, nella maggior parte dei casi, rappresenta proprio la fonte primaria del disagio che proviamo a livello lavorativo, personale e relazionale.

Che cos’è questo “spettro” che si aggira nelle nostre esistenze e che, spesso e volentieri, le rovina? La risposta è tanto semplice quanto articolata, nelle sue molteplici conseguenze e diramazioni: si tratta del patriarcato.

Dalla professione ai compiti domestici, dalla libertà individuale al rapporto con i figli, non c’è, infatti, ambito nel quale esso non faccia percepire la sua influenza, condizionando – anche inconsciamente – le nostre azioni e perpetuando una dinamica di sottomissione e squilibrio di potere che non consente alle donne di progredire sia nella carriera, sia nella vita personale.

Il termine patriarcato ha origine greca e deriva dalla crasi tra “patria”, intesa come “discendenza, stirpe. Il suo significato è, tuttavia, mutato nel corso dei millenni, giungendo a indicare, in età contemporanea, la detenzione del potere “sociale” da parte degli uomini, i quali non controllano più solo la propria famiglia, bensì risiedono in posizioni di privilegio e autocrazia a livello sistemico, legittimati, in tal senso, dalla società stessa in cui operano. Dislivello che si manifesta in una molteplicità di sfumature: dal gender pay gap alla cultura dello stupro, dalla violenza (fisica, psicologica, economica) al catcalling, fino all’assenza di donne in ruoli apicali, al femminicidio e a una complessiva discriminazione di genere che ostacola il procedere professionale e personale delle sue vittime.

Come sappiamo bene, tuttavia, i passi da compiere sono ancora innumerevoli. Nel mondo odierno, infatti, il patriarcato non accenna a scomparire e, anzi, si manifesta in modi spesso subdoli e in apparenza innocui. Si pensi, per esempio, al sessismo benevolo, che cela, sotto forma di complimenti e attenzioni peculiari, un atteggiamento svilente e mortificante nei confronti della donna, considerata “non abbastanza capace per autodeterminarsi”. Combattere per la parità tra i generi e garantire uguaglianza di trattamento e diritti contribuisce, infatti, a creare una società più equilibrata, sana e coesa, attenta alle esigenze dei singoli individui e al benessere della collettività. Gli stereotipi e le discriminazioni culturali, sociali e politiche imposti dal patriarcato sono, inoltre, deleteri tanto per le donne quanto per gli uomini, dal momento che ghettizzano e incapsulano entrambi in ruoli, pensieri e atteggiamenti castranti e soffocanti, che limitano la libertà d’azione di ciascuna persona. Liberarsi dalle gabbie del patriarcato fa bene a tutti. E tutti dobbiamo combattere per essere alleati e uniti in questa lotta.

Liberamente tratto da “Roba da donne”

domenica 25 dicembre 2022

Reato di violenza sessuale: SI o NO?

di Valeria Frezza

Il ristoratore che, in diretta TV, dette una "pacca" sul sedere alla cronista sportiva fuori dallo stadio di Empoli è stato riconosciuto colpevole di violenza sessuale e condannato ad un anno e mezzo di reclusione con sospensione della pena a condizione che l'imputato segua un percorso di assistenza psicologica.

A Lecce, una giudice ha deciso di archiviare un provvedimento a carico di un uomo accusato di aver toccato il sedere di una commessa.

Nel piano sotterraneo della stazione Termini di Roma, un uomo ha tentato di violentare una commessa di 24 anni minacciandola con un bullone di ancoraggio dei convogli dei treni. L'uomo che aveva i pantaloni del tutto abbassati, è stato arrestato dai carabinieri. Il giudice ha però disposto l'obbligo di firma 2 volte al giorno non convalidando il fermo, ritenendo che non ci fosse la fragranza di reato.

E' possibile che perfino in casi così eclatanti non ci sia un metro di giudizio univoco e chiaro per far comprendere la gravità di queste situazioni? 

mercoledì 21 dicembre 2022

I (ri)costruttori di futuro. Idee e proposte sul futuro del centro.

 di Armando Dicone



Se sei populista, sovranista, comunista o fascista, se credi nel bipolarismo forzato e selvaggio, se ami lo scontro e i toni accesi, se credi che la politica sia solo dire ciò che gli elettori-clienti vogliono sentirsi dire, se credi che la democrazia liberale sia un'eredità meritata ed eterna, se credi che la partecipazione alla politica sia inutile: non continuare a leggere, fermati qui e ti auguro buona fortuna.

 

Se credi nell'impegno civico, nella responsabilità civile di ogni cittadino, nella buona Politica e nella capacità che essa determini la nostra vita: continua pure.

 

Questo libretto digitale è dedicato a chi vuole riformare la Politica, con impegno gratuito e passione civile, per il bene comune e per la propria comunità.

 

Introduzione:

I governi del “cambiamento” (Conte e Meloni), al varo della prima legge di bilancio, come previsto da molti attenti osservatori, dimostrano che le promesse elettorali sono solo un lontano ricordo.

Nei sondaggi  e nei commenti sui social network, si inizia a intravedere l’insofferenza di tanti italiani che avevano creduto, in buona fede, alle affascinanti promesse elettorali. Gran parte della classe dirigente continua a colpevolizzare la scelta e la voglia di cambiamento degli italiani, commettendo il più grave errore che un politico possa compiere.

Continuando ad essere “snob”, si finirà per favorire il nazional-populismo che si nutre proprio della contrapposizione popolo-élite. Dire semplicemente “noi siamo più competenti” non ridurrà la voglia di cambiamento dei cittadini. I dati dei vari sondaggi lo dimostrano, Lega e 5 stelle non crescono più, tra poco inizierà la parabola discendente di Fratelli d’Italia, ma l’unico partito che cresce continuamente è quello dell’astensione.

Lavorare ad una nuova proposta politica è l’obiettivo a cui dovremmo ambire. La voglia di cambiamento e la richiesta di partecipazione attiva, vanno ascoltate con attenzione empatica.

E’ necessario  essere umili, usare un linguaggio nuovo, veicolare idee e proposte utilizzando i nuovi media.

E’ indispensabile organizzare, dal basso, un nuovo impegno civico, culturale, sociale e politico dei “non schierati”, partendo dall’elaborazione di una piattaforma programmatica partecipata e condivisa.

Libertà, responsabilità, solidarietà, emancipazione e partecipazione, saranno i cinque principi a guidarci nell'elaborazione di un nuovo pensiero politico.

Mettiamo insieme le tante idee che in questi mesi, tantissimi amici hanno proposto e uniti possiamo (ri)costruire l’Italia.

Se vuoi proseguire, leggi qui

lunedì 12 dicembre 2022

Un Pd di fronte a un bivio

 di Luca Ricci


Il 19 Febbraio si terrà il prossimo congresso del Partito Democratico. In questo congresso i due principali sfidanti alla segreteria saranno Stefano Bonaccini ed Elly Schlein. Bonaccini è appoggiato solo da una minoranza delle correnti, ovvero Base Riformista, la corrente dei Sindaci e i Giovani Turchi. 


Esso ha un idea di un Pd Riformista a vocazione maggioritaria, che tenga insieme varie anime, dai Riformisti, alla sinistra Pd. Sul lato alleanze riproporrà a Terzo Polo e 5 stelle, l'inapplicabile campo largo contro le destre. E non è escluso che di fronte a un bivio, scelga come partner più naturale il Terzo Polo, vista la maggiore vicinanza politica. Schlein invece è sostenuta dalla maggioranza delle correnti, ovvero Area Dem di Franceschini, gli Orlandiani, gli Zingarettiani e i Lettiani. Essa ha un idea di Pd molto a sinistra, e molto populista. Lei propone infatti una transizione ecologica 100% rinnovabili, tasse per redistribuire la ricchezza, ed è ambigua sul invio di armi al Ucraina. Insomma, Schlein ha una di Pd molto più affine al ormai partito di Conte, per questo in casa di una sua vittoria, non è esclusa un’alleanza strutturale con la sinistra-verde di Fratoianni e Bonelli, e con il M5S. L’esito di questo congresso sarà decisivo per il futuro del Partito Democratico, e per il panorama politico italiano. Infatti, se il Pd si dovesse spostare a sinistra, con molto probabilità la maggioranza degli elettori riformisti, e parte della classe dirigente che fa capo a quell’area politica, si sposterebbero sul Terzo Polo. Al contrario, se dovesse vincere Bonaccini, il rischio per il Pd è che molti elettori di sinistra continuino a spostarsi verso i 5 stelle, oramai diventati, per il momento, perno della sinistra radicale italiana.

Webinar di ForumalCentro - "Le autonomie locali secondo Luigi Sturzo"



Giovedì 15 dicembre, alle ore 18,30, si terrà il webinar organizzato da "Forum al Centro", dal titolo "Le autonomie locali secondo Luigi Sturzo".

 

Ne discuteremo insieme a Lucio D'Ubaldo, già senatore della Repubblica e attualmente direttore de "Il Domani d'Italia".

 

Dopo la relazione iniziale, ci sarà spazio per interventi e domande.

 

L'incontro è libero e gratuito, per partecipare basterà inviare una email a forumalcentro@gmail.com.

 

Vogliamo costruire il nostro futuro, raccontando il nostro glorioso passato, con i mezzi del presente.

 

Vi aspettiamo.