di Armando Dicone
Come ho già avuto modo di scrivere sul blog del forum, per superare i vari estremismi di destra e sinistra abbiamo una nuova cura: il centrismo. Da più parti finalmente leggo che, l'esigenza di elaborare una nuova forma di centrismo è diffusa sempre più.
È evidente che con lo schema destra contro sinistra il nostra Paese non avrà mai una classe dirigente con visione politica e lungimiranza. Il tutto si riduce all'immediatezza, al sentimento del giorno, ai decimali guadagnati nei sondaggi, a quanti "consumatori" hanno visto il talk show quando è presente il "capo".
Io non mi rassegno, questo Paese merita il nostro impegno, l'Italia ha bisogno di tutti noi, di chi avverte la responsabilità civica e vuole uscire dalla logica del proprio orticello, per prendersi cura della nostra amata nazione.
Dobbiamo riscoprire i valori espressi nella nostra costituzione, la passione e le competenze dei nostri padri costituenti; dobbiamo chiedere più Europa per noi e per le prossime generazioni, superando la forma intergovernativa che fa emergere i tanti egoismi nazionali, dobbiamo chiedere un impegno concreto verso gli Stati Uniti d'Europa; dobbiamo mettere al centro l'uomo con il suo pianeta, lo stato e l'economia devono essere strumenti per raggiungere il bene comune e non per agevolare interessi di parte, dobbiamo riscoprire i tanti insegnamenti delle encicliche sociali e dell'economia sociale di mercato.
Per superare questa "inutile" politica, mai avrei pensato di usare un simile doloroso aggettivo, dobbiamo lavorare insieme per mettere nell'agenda nazionale la legge elettorale proporzionale, unico sistema coerente con l'assetto istituzionale voluto dai costituenti e lavorare ad una legge che garantisca la democrazia interna ai partiti (art. 49 Costituzione).
Per l'agenda europea, i centristi devono lavorare insieme per inserire nei trattati dell'UE il superamento dell'unanimità del voto nel consiglio europeo, l'introduzione del debito comune ed una nuova forma federale degli Stati Uniti d'Europa.
Possiamo guardare insieme avanti, se sapremo mettere da parte i tanti egoismi, le gelosie, le accuse reciproche di chi è stato a destra contro chi è stato a sinistra e viceversa. Possiamo guardare insieme avanti, se riscopriamo i tanti insegnamenti di uomini come Sturzo, De Gasperi, Einaudi, Moro e tanti altri giganti della nostra area culturale, sociale e politica.
Possiamo camminare insieme se riusciamo a mettere insieme, idee e proposte per nuove politiche di centro, garantendo la massima partecipazione dal basso e con pari dignità tra le parti. Non abbiamo bisogno di operazioni calate dai vertici, abbiamo bisogno di elaborare un nuovo pensiero forte, il contenitore, la struttura, la forma e i volti verranno dopo. Solo un pensiero forte potrà fare nascere qualcosa di solido.
Abbiamo bisogno di partecipazione attiva, di impegno civico, di donne e uomini responsabili.
L'Italia ha bisogno del centro politico, non come posizione statica o furbizia elettorale, ma come elaborazione di un nuovo pensiero culturale e politico, autonomo e indipendente dai due blocchi contrapposti, un pensiero libero perché sgombro da interessi particolari, un pensiero forte perché condiviso dal basso.
Elaborare una nuova idea di centrismo è un percorso lungo e faticoso, ma è l'unica strada percorribile.
Grazie per l'attenzione.
Commenta e proponi le tue idee usando hashtag #ForumalCentro.
È evidente che con lo schema destra contro sinistra il nostra Paese non avrà mai una classe dirigente con visione politica e lungimiranza. Il tutto si riduce all'immediatezza, al sentimento del giorno, ai decimali guadagnati nei sondaggi, a quanti "consumatori" hanno visto il talk show quando è presente il "capo".
Io non mi rassegno, questo Paese merita il nostro impegno, l'Italia ha bisogno di tutti noi, di chi avverte la responsabilità civica e vuole uscire dalla logica del proprio orticello, per prendersi cura della nostra amata nazione.
Dobbiamo riscoprire i valori espressi nella nostra costituzione, la passione e le competenze dei nostri padri costituenti; dobbiamo chiedere più Europa per noi e per le prossime generazioni, superando la forma intergovernativa che fa emergere i tanti egoismi nazionali, dobbiamo chiedere un impegno concreto verso gli Stati Uniti d'Europa; dobbiamo mettere al centro l'uomo con il suo pianeta, lo stato e l'economia devono essere strumenti per raggiungere il bene comune e non per agevolare interessi di parte, dobbiamo riscoprire i tanti insegnamenti delle encicliche sociali e dell'economia sociale di mercato.
Per superare questa "inutile" politica, mai avrei pensato di usare un simile doloroso aggettivo, dobbiamo lavorare insieme per mettere nell'agenda nazionale la legge elettorale proporzionale, unico sistema coerente con l'assetto istituzionale voluto dai costituenti e lavorare ad una legge che garantisca la democrazia interna ai partiti (art. 49 Costituzione).
Per l'agenda europea, i centristi devono lavorare insieme per inserire nei trattati dell'UE il superamento dell'unanimità del voto nel consiglio europeo, l'introduzione del debito comune ed una nuova forma federale degli Stati Uniti d'Europa.
Possiamo guardare insieme avanti, se sapremo mettere da parte i tanti egoismi, le gelosie, le accuse reciproche di chi è stato a destra contro chi è stato a sinistra e viceversa. Possiamo guardare insieme avanti, se riscopriamo i tanti insegnamenti di uomini come Sturzo, De Gasperi, Einaudi, Moro e tanti altri giganti della nostra area culturale, sociale e politica.
Possiamo camminare insieme se riusciamo a mettere insieme, idee e proposte per nuove politiche di centro, garantendo la massima partecipazione dal basso e con pari dignità tra le parti. Non abbiamo bisogno di operazioni calate dai vertici, abbiamo bisogno di elaborare un nuovo pensiero forte, il contenitore, la struttura, la forma e i volti verranno dopo. Solo un pensiero forte potrà fare nascere qualcosa di solido.
Abbiamo bisogno di partecipazione attiva, di impegno civico, di donne e uomini responsabili.
L'Italia ha bisogno del centro politico, non come posizione statica o furbizia elettorale, ma come elaborazione di un nuovo pensiero culturale e politico, autonomo e indipendente dai due blocchi contrapposti, un pensiero libero perché sgombro da interessi particolari, un pensiero forte perché condiviso dal basso.
Elaborare una nuova idea di centrismo è un percorso lungo e faticoso, ma è l'unica strada percorribile.
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