sabato 28 marzo 2020

Come ottenere pieni poteri per decreto

di Leonardo Gaddini

La prossima settimana l'Országgyűlés (il parlamento ungherese) prenderà in considerazione un disegno di legge di emergenza che conferirebbe al primo ministro Viktor Orbán il potere di governare con decreto, senza una chiara data di interruzione (oltre i 90 giorni previsti dalla Costituzione ungherese).
Il disegno di legge cerca di estendere lo stato di emergenza dichiarato all'inizio di questo mese sul coronavirus e potrebbe anche vedere persone incarcerate per aver diffuso informazioni ritenute "false notizie". Il governo ha descritto la mossa come una risposta necessaria alle sfide senza precedenti poste dalla pandemia di coronavirus, ma i critici hanno immediatamente etichettato la legislazione come pericolosamente aperta e vulnerabile agli abusi. L'attuale bozza da, praticamente, carta bianca al Governo per un tempo indeterminato. Quattro ONG, incluso il Comitato di Helsinki per i Diritti Umani, hanno invitato il Governo a fornire una clausola di tramonto alle misure di emergenza e di rendere il decreto in linea con i principi costituzionali.

La nuova legge introdurrebbe anche pene detentive fino a cinque anni per chiunque pubblicizzi false informazioni che allarmano il pubblico o che rendono vani gli sforzi del governo per proteggere le persone. Essa ha dunque causato inquietudine tra i giornalisti indipendenti, che sono stati spesso accusati dal governo e dalla sua fedele scuderia di mezzi di informazione, di diffondere "fake news" contro il Governo. Il portavoce di Orbán, Zoltán Kovács ha affermato che la mancanza di una chiara data di fine è dovuta nel caso in cui i parlamentari si fossero ammalati troppo perché il parlamento potesse riunirsi.

Parte dell'allarme è dovuta al record del governo di Orbán che nell'ultimo decennio ha approvato norme anti-democratiche, che hanno eroso lo Stato di Diritto. Gli ultimi 10 anni hanno fornito ampie prove del fatto che il governo ungherese sfrutta e abusa delle opportunità per indebolire le istituzioni che fungono da controllo del suo potere. Gwendoline Delbos-Corfield, un eurodeputato francese, Presidente della Commissione del Parlamento Europeo per la tutela dello Stato di Diritto, ha avvertito che l'Ungheria ha intrapreso una svolta pericolosa rispetto agli standard democratici e che con questo decreto, Orbán riceverebbe carta bianca per rafforzare ulteriormente se stesso e togliere, ai cittadini ungheresi, i loro diritti sotto gli auspici di affrontare la crisi della coronavirus.

Perchè il decreto passi ci vuole una maggioranza dei quattro quinti del Parlamento, ma i partiti dell'opposizione hanno affermato che non sosterranno la legislazione se non verrà modificata. Tuttavia questo vale solo per la prossima, Orbán, quindi potrebbe aspettare una settimana e approvarlo con una maggioranza dei due terzi, che il suo partito Fidesz comanda in parlamento (con l'alleato KDNP).

Intanto Orbán, per aumentare il proprio consenso, da la colpa del coronavirus agli immigrati. Molti di essi sono stati stipati in una piccola area senza macherina, contro ogni minimo standard sanitario previsto. Infine, la parte più criticata del decreto, consiste nel fatto che il governo potrà anche, "se necessario", chiudere il Parlamento attraverso un semplice decreto, senza alcuna votazione da parte del Parlamento stesso. Questo è l'ennesimo esempio del perchè bisogna sempre diffidare da chiunque invochi i pieni poteri, in quanto detentore del consenso del popolo, perchè è così che muore la Democrazia sotto scroscianti applausi.

Nessun commento:

Posta un commento