giovedì 6 agosto 2020

#DonnealCentro - L'Italia è (ancora) un paese maschilista? Il punto della situazione delle donne in Italia

di Valeria Frezza

Rispetto a molti Paesi del mondo in Italia possiamo vestirci come vogliamo, possiamo guidare, votare, girare (più o meno) liberamente per la città, abbiamo accesso alle cariche politiche e a tutte le professioni e la legge ci tutela nel poter gestire il nostro corpo. Dal secondo dopoguerra ad ora, grazie al coraggio delle donne che ci hanno preceduto, le donne hanno vinto importanti battaglie politiche e, almeno sul piano formale, l'uguaglianza è stata riconosciuta ma in Italia le donne continuano ad essere discriminate.
L'Italia e' un Paese che punta sugli uomini: mansioni dirigenziali, rappresentanza politica, migliore trattamento economico, lavorativo e sociale. Ruolo ancora marginale invece per le donne: gli italiani sono concordi nel ritenere che la discriminazione di genere sia un fenomeno che c'e' e pesa.
L'analisi congiunta per sesso e fasce d'eta' suggerisce che la duplice condizione di donna in giovane eta' e' penalizzante per l'accesso nel mondo del lavoro. In particolare sono 4 gli aspetti su cui si e' concentrata l'indagine: accesso al mondo del lavoro, possibilita' di carriera, differenziale salariale e livello contrattuale a parita' di mansione e titolo di studio.
Tra questi il 65% ritiene che gli aspetti piu' problematici siano proprio la possibilita' di carriera e l'accesso al mercato del lavoro, cause principali la maternita', se non accompagnata da strumenti di tutela idonei, e un'idea ancora troppo stereotipata della donna legata a un fattore culturale.
A livello europeo, l'Italia e' agli ultimi posti per tasso di occupazione femminile e rappresentanza politica.
I nuovi populismi hanno creato una regressione nell'emancipazione femminile perchè sono contro forme di collaborazione tra uomini e donne, contro misure a favore dell’uguaglianza giuridica delle donne, si prefiggono anche di propagare idee antidemocratiche e proiettano l’immagine di cittadini assoggettati alla leadership e alle ideologie dei partiti. L'estrema sinistra invece spesso strumentalizza la parità di genere facendo digressioni per fini opportunistici (anche se a volte in modo ambiguo o non consapevole).
Politiche rivolte alle famiglie come l'ampliamento e il miglioramento dei servizi per l'infanzia, un potenziamento delle istituzioni che promuovono la parita' di genere ma soprattutto una svolta culturale e sociale: queste le possibili soluzioni proposte dai cittadini.

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