di Armando Dicone
Se sei populista, sovranista, comunista o fascista, se credi nel bipolarismo forzato e selvaggio, se ami lo scontro e i toni accesi, se credi che la politica sia solo dire ciò che gli elettori-clienti vogliono sentirsi dire, se credi che la democrazia liberale sia un'eredità meritata ed eterna, se credi che la partecipazione alla politica sia inutile: non continuare a leggere, fermati qui e ti auguro buona fortuna.
Se credi nell'impegno civico, nella responsabilità civile di ogni cittadino, nella buona Politica e nella capacità che essa determini la nostra vita: continua pure.
Questo libretto digitale è dedicato a chi vuole riformare la Politica, con impegno gratuito e passione civile, per il bene comune e per la propria comunità.
Introduzione:
I governi del “cambiamento” (Conte e Meloni), al varo della prima legge di bilancio, come previsto da molti attenti osservatori, dimostrano che le promesse elettorali sono solo un lontano ricordo.
Nei sondaggi e nei commenti sui social network, si inizia a intravedere l’insofferenza di tanti italiani che avevano creduto, in buona fede, alle affascinanti promesse elettorali. Gran parte della classe dirigente continua a colpevolizzare la scelta e la voglia di cambiamento degli italiani, commettendo il più grave errore che un politico possa compiere.
Continuando ad essere “snob”, si finirà per favorire il nazional-populismo che si nutre proprio della contrapposizione popolo-élite. Dire semplicemente “noi siamo più competenti” non ridurrà la voglia di cambiamento dei cittadini. I dati dei vari sondaggi lo dimostrano, Lega e 5 stelle non crescono più, tra poco inizierà la parabola discendente di Fratelli d’Italia, ma l’unico partito che cresce continuamente è quello dell’astensione.
Lavorare ad una nuova proposta politica è l’obiettivo a cui dovremmo ambire. La voglia di cambiamento e la richiesta di partecipazione attiva, vanno ascoltate con attenzione empatica.
E’ necessario essere umili, usare un linguaggio nuovo, veicolare idee e proposte utilizzando i nuovi media.
E’ indispensabile organizzare, dal basso, un nuovo impegno civico, culturale, sociale e politico dei “non schierati”, partendo dall’elaborazione di una piattaforma programmatica partecipata e condivisa.
Libertà, responsabilità, solidarietà, emancipazione e partecipazione, saranno i cinque principi a guidarci nell'elaborazione di un nuovo pensiero politico.
Mettiamo insieme le tante idee che in questi mesi, tantissimi amici hanno proposto e uniti possiamo (ri)costruire l’Italia.
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