di Armando Dicone
Lunedì, 14 giugno, si è tenuto l'incontro con Scalfarotto (Italia Viva), Sisto (Forza Italia) e Costa (Azione) dal titolo: "Quale futuro per la democrazia rappresentativa".
Prima di entrare nel merito della discussione, vorrei usare il nostro blog per ringraziare Stefano Colagrossi, per l'ottima organizzazione tecnica e Giulio Colecchia per la determinazione con cui ha messo insieme organizzazioni diverse e relatori di così alto profilo, a cui va la nostra gratitudine per aver accettato l'invito. Inoltre, vorrei inviare un forte abbraccio, virtuale, a tutte e a tutti i volenterosi di Forum al Centro e degli altri gruppi che hanno aderito al documento "IDEE PER UN RILANCIO DELLA RAPPRESENTANZA POLITICA E DELLA PARTECIPAZIONE POPOLARE", presentato durante l'incontro dal prof. Alessandro Morelli.
Come Forum al Centro, siamo impegnati da oltre due anni nell'organizzazione della "domanda" politica, cerchiamo ogni giorno, con umiltà e passione, di aggregare i tanti cittadini che non si trovano a proprio agio nei due blocchi contrapposti. Promuoviamo i valori e gli ideali del centrismo politico, dando voce ai tantissimi riformisti, popolari, liberali e moderati che sempre più avvertono l'esigenza di UNIRE le diverse realtà partitiche e associative.
Una delle prime attività del nostro Forum, ha riguardato la riforma della politica.
Per NOI, riformare la politica dal basso, significa avere la possibilità di scegliere e di votare il partito che possa rappresentare le nostre idee e i nostri valori, significa scrivere sulla scheda elettorale il nome del parlamentare, significa avere la possibilità di aderire a partiti democratici e contendibili.
Quello che vogliamo "rompere" è il bi-populismo, che impone all'elettore di scegliere tra buoni o cattivi, rossi o neri, comunisti o fascisti, destra o sinistra mentre l'unico partito che cresce è quello dell'astensionismo, ma questo sembra non importare a nessuno.
Altra "trappola", dell'attuale sistema politico, è il leaderismo, cioè il capo indiscusso al comando che decide su tutto e tutti, creando dei comitati elettorali al proprio servizio, più che veri partiti solidi.
Per queste e per altre ragioni, siamo impegnati da sempre nel promuovere l'idea di una nuova legge elettorale proporzionale, con sbarramento, voto di preferenza e di una legge che regoli la democrazia interna nei partiti.
Concludo, questo breve articolo, citando Costantino Mortati, che durante i lavori dell'assemblea costituente affermò:
“Bisognerà che si abitui il popolo a prendere decisioni politiche, ed a questo scopo il regime elettorale proporzionalistico è quello meglio rispondente ad abituare il popolo non solo alla migliore scelta degli uomini, esigenza anch’essa essenziale, ma alla valutazione e scelta dei programmi.”
Aggiungo una preghiera laica a tutti i parlamentari:
"Vi prego, non ingabbiateci tra populisti e sovranisti, vogliamo solo scegliere".
Grazie per l'attenzione.
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