di Valeria Frezza
Pakistan (MNN) – C’è una realtà triste e deludente che i cristiani in Pakistan conoscono fin troppo bene: la perdita delle loro figlie a causa dei rapimenti da parte di uomini senza scrupoli per ridurle in uno stato di schiavitù sessuale.
Un giovane leader cristiano in Pakistan ha solo detto: "Per favore, per favore prega per questa giovane ragazza di 13 anni”.
L'adolescente era stata rapita da un uomo sulla quarantina, poi costretta a sposarlo e a convertirsi all'Islam.
“[Ha trascorso] cinque mesi incatenata a un letto e senza cibo ma è stata salvata. E' rimasta però incinta e ha partorito una bambina", dice Bruce.
La sua è solo una delle tante storie che accadono alle ragazzine cristiane in Pakistan e che raramente ha un lieto fine.
Infatti su oltre 1.000 giovani donne cristiane rapite, solo il 10% riesce a tornare a casa.
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