di Arch. Matteo E. Maino
L'Italia è un paese in cui la politica è sempre stata dominata da grandi partiti, con un forte leader carismatico. Negli ultimi anni, però, questa forma di partito è andata progressivamente in crisi, a causa di una serie di fattori, tra cui la frammentazione del voto, la crisi della rappresentanza e l'avvento dei social media.
La crisi dei partiti tradizionali ha aperto la strada a nuove esperienze, come quella dei Cinque Stelle. I Cinque Stelle hanno saputo catalizzare il malcontento popolare, proponendo una politica alternativa, basata sulla partecipazione diretta dei cittadini.
Tuttavia, l'esperienza dei Cinque Stelle è stata disastrosa, dimostrando che la decrescita felice non è un modello sostenibile e la partecipazione diretta è una chimera.
La crisi dei partiti tradizionali e l'esperienza dei Cinque Stelle hanno portato alla consapevolezza che è necessario un nuovo modello di politica in Italia. Un modello che sia in grado di superare la visione leaderistica, di favorire la partecipazione dal basso e di rifondare la politica sui territori.
Guardo con favore, in questa direzione, ai Riformatori di Centro; anche se molto critico nella loro attuale configurazione formale e operativa.
Partecipazione dal basso
La partecipazione dal basso è fondamentale per una nuova politica. I cittadini devono essere protagonisti della vita politica, non semplici spettatori. Per questo è necessario che i partiti siano in grado di coinvolgere i cittadini in tutte le fasi del processo decisionale. Il cittadino deve tornare a sentirsi rappresentato da chi coglie i suoi problemi reali e concreti, che sia in grado di adottare strategie future concrete e partecipate.
La partecipazione dal basso può avvenire attraverso diversi canali, come le assemblee, i referendum e i gruppi di lavoro. È importante che i partiti siano in grado di utilizzare questi canali in modo efficace e organizzato, per coinvolgere i cittadini e raccogliere le loro idee, per poi sviluppare con profitto le azioni politiche a supporto delle soluzioni tangibili dalla popolazione.
Rifondazione sui territori
La politica deve essere rifondata sui territori. I partiti devono essere radicati sul territorio, in modo da rappresentare le esigenze dei cittadini. Per questo è necessario che i partiti abbiano una forte presenza nei comuni, nelle province e nelle regioni.
La rifondazione sui territori può avvenire attraverso la formazione di nuove generazioni di politici, che siano nati e cresciuti nel territorio che rappresentano. È importante che questi politici siano in grado di comprendere le esigenze dei cittadini e di trovare soluzioni concrete ai loro problemi.
I social media
I social media possono essere un potente strumento per la partecipazione politica.
Tuttavia, è importante utilizzare i social media in modo consapevole, evitando di farsi distrarre dai contenuti superficiali e populisti.
I social media possono essere utilizzati per informare i cittadini, per raccogliere le loro idee e per promuovere la partecipazione politica. È importante che i partiti utilizzino i social media in modo responsabile, per promuovere un dibattito politico serio e costruttivo.
Conclusione
La trasformazione della forma partito in Italia è un processo in atto. È un processo che richiede tempo e impegno, ma che è necessario per costruire una nuova politica, più partecipativa, più radicata sui territori e più efficace.
I partiti che sapranno cogliere questa sfida saranno quelli che avranno successo nelle prossime elezioni. I partiti che continueranno a perseverare nella visione leaderistica e nella decrescita felice saranno destinati all'oblio.
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