Appello per l'unità dei riformisti, liberali e popolari.
Alle italiane e agli italiani che, in questo momento così difficile per la nostra Repubblica, avvertono l'urgenza di unire i costruttori volenterosi della nostra amata Italia, chiediamo di condividere e divulgare il seguente appello:
AI PARTITI, AI MOVIMENTI, ALLE ASSOCIAZIONI E ALLE LISTE CIVICHE, CHE SI RICHIAMANO AGLI IDEALI E AI VALORI DEL RIFORMISMO, DEL LIBERALISMO E DEL POPOLARISMO, CHIEDIAMO, IN VISTA DELLE PROSSIME ELEZIONI POLITICHE DEL 25 SETTEMBRE, DI FORMARE UNA COALIZIONE/LISTA INDIPENDENTE E AUTONOMA DAI POPULISTI DI DESTRA E SINISTRA, CON UN PROGRAMMA DI GOVERNO CHIARO E REALIZZABILE, PER RICOSTRUIRE L'ITALIA.
Un programma di governo capace di risolvere i tanti problemi irrisolti, che negli ultimi decenni sono stati dimenticati, e che la pandemia e la guerra in Ucraina hanno fatto emergere con maggiore evidenza.
Servirà attuare il PNRR, interventi strutturali utili alla crescita, il taglio del cuneo fiscale e la vera protezione sociale, la riforma elettorale (di tipo proporzionale con voto di preferenza e sbarramento) e una legge per la democrazia interna nei partiti, la transizione energetica con un approccio pragmatico e non ideologico, le liberalizzazioni e la concorrenza, attuare strumenti utili per combattere la denatalità, la precarietà del lavoro e la disparità salariale tra uomini e donne e tra generazioni diverse.
Un focus importante sulle pari opportunità (di partenza), nessuna discriminazione sulla base del sesso, religione o filosofia praticata, provenienza geografica, temi che per i populisti di destra e sinistra non sono ancora scontati.
È fondamentale, inoltre, abbattere le discriminazioni e migliorare le condizioni di vita delle persone con disabilità e degli anziani, prevedere corridoi umanitari per l'immigrazione e attuare lo ius Scholae per i cittadini stranieri che hanno frequentato la scuola primaria nel nostro Paese.
È auspicabile documentare dettagliatamente nel programma elettorale gli obiettivi che si intendono raggiungere, i costi e come finanziarli in modo sostenibile.
Una classe dirigente che abbia serietà di comportamenti, coerenza, ragionevolezza e mai una politica urlata, no alla spesa pubblica per raccogliere voti, chiediamo una politica solida e pragmatica.
Solo così potremo dare seguito alle parole di Mario Draghi:
"Il populismo spesso è insoddisfazione, isolamento, alienazione. Questi temi si sconfiggono con un’azione di governo che risponda ai bisogni dei cittadini, ai bisogni degli italiani".
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