Di Leonardo Gaddini.
Le istituzioni di Bruxelles hanno deciso di lasciare
più spazio di manovra ai cittadini dei 27 Stati membri, finora
interpellati sul loro avvenire comune solo in occasione delle elezioni
del Parlamento Europeo. L’esigenza di un confronto diretto con i popoli dell’UE spiega la nascita della Conferenza sul Futuro dell’Europa,
un esperimento di cui si vedranno i frutti il 9 maggio del 2022,
quando chi ha preso parte all’iniziativa dovrà giungere a conclusioni e
fornire orientamenti sul futuro dell’Europa.
La
Conferenza è posta sotto l'egida delle 3 istituzioni, rappresentate
da Roberta Metsola la Presidente del Parlamento Europeo, da Charles Michel il presidente del Consiglio e
da Ursula von der Leyen la presidente della Commissione Europea, che svolgono le funzioni di Presidenza Congiunta che è poi affiancata da un Comitato Esecutivo,
co-presieduto dalle 3 istituzioni dell'UE rappresentate rispettivamente da Guy Verhofstadt, membro del
Parlamento Europeo, Clément Beaune, SottoSegretario di Stato agli
Affari Europei per la presidenza francese del Consiglio, e Dubravka
Šuica, VicePresidente della Commissione Europea per la Democrazia e la Demografia. I lavori del Comitato sono coadiuvati da un Segretariato Comune, di
dimensioni limitate e composto da funzionari che rappresentino in egual
misura le 3 istituzioni.
La macchina del dibattito tutto interno all’UE si muove su 4 ruote motrici: la piattaforma digitale multilingue dove i cittadini possono condividere idee e inviare contributi online
che sono raccolti, analizzati, monitorati e pubblicati nel corso
dell'intera Conferenza, gli eventi decentrati ossia eventi virtuali, in presenza e ibridi organizzati da cittadini e
organizzazioni come anche da autorità nazionali, regionali e locali di
tutta Europa, i panel europei di cittadini nel cui ambito sono discussi vari argomenti e avanzate raccomandazioni;
questi panel sono rappresentativi in termini di origine geografica,
sesso, età, contesto socio-economico e livello di istruzione e la sessione plenaria della Conferenza che garantisce che le raccomandazioni dei panel di cittadini a livello
nazionale ed europeo, raggruppate per temi, siano discusse senza un
esito prestabilito.
La
piattaforma digitale è il centro nevralgico della Conferenza, è il
canale per partecipare ed esprimerti nella Conferenza. Permette di
condividere le riflessioni sull'Europa e sui cambiamenti che devono
avvenire, scoprire che cosa pensano gli altri, trovare eventi nelle
vicinanze, organizzare un evento e seguire i progressi e i risultati
della Conferenza che tratterà gli elementi che oggi caratterizzano le democrazie
europee, dall’attivismo sul web alle raccolte di firme sul territorio
per arrivare alla sintesi da parte di chi è stato eletto. Ma la grande novità è che in
quest’occasione il sistema viene integrato dalla partecipazione diretta
di 800 cittadini estratti a sorte, 200 per
ogni panel tematico, seguendo un metodo che garantisce un’equa
rappresentanza geografica, sociale, economica, di genere e
generazionale. A dire il vero la voce dei giovani viene privilegiata con
una "quota young" di almeno 1/3 di under 25 tra i partecipanti ai
panel dei cittadini europei.
Le idee selezionate sulla piattaforma web e durante gli eventi sul territorio dopo l’inaugurazione della Conferenza avvenuta il 9 maggio scorso,
giorno della festa dell’Europa, sono state discusse nelle ultime
settimane dai 4 panel dedicati ad altrettante aree tematiche:
"Valori e Diritti", "Clima e Salute", "Economia" e "Ruolo globale dell’UE". Al termine delle riunioni in presenza a Strasburgo è stata inoltre costituita la plenaria della Conferenza formata da 108 europarlamentari, 54 rappresentanti del Consiglio UE (2 per Stato membro), 3 della Commissione Europea, 108 rappresentanti di tutti i Parlamenti nazionali, e 108 cittadini di cui 80 estratti tra i partecipanti dei panel tematici, 27 provenienti
dagli incontri nazionali dei cittadini e il presidente del Forum Europeo
dei Giovani.
Il risultato finale della Conferenza sarà presentato direttamente
alla presidenza congiunta delle 3 istituzioni UE: Parlamento,
Consiglio e Commissione Europea. Le 3 istituzioni dovranno quindi
valutare rapidamente come dare un seguito efficace alla relazione,
ciascuna nell'ambito delle proprie competenze e in conformità dei
trattati. La Conferenza sul Futuro dell'Europa offre ai cittadini
europei un'occasione unica, giunta al momento opportuno, per ragionare
sulle sfide e le priorità dell'Europa. Chiunque, a prescindere dalla
provenienza o dall'attività svolta, può utilizzare questo strumento per
riflettere sul futuro dell'Unione Europea che vorrebbe.
Le prime proposte arrivate alle istituzioni europee ci sono: una gestione più coordinata della sanità,
(una proposta che trova d'accordo anche il VicePresidente della
Commissione UE, Maros Sefcovic), liste transnazionali alle prossime elezioni europee, il
cambio di nome alle istituzioni europee, sostituendo a esempio
Consiglio UE con "Senato Europeo" con il superamento del principio di
unanimità per le sue delibere.
Per dire la tua sul futuro della nostra Unione, basta
scegliere un argomento tra tutti quelli proposti nella piatta forma digitale al link: https://futureu.europa.eu/ e condividere la tua
opinione con la Conferenza. Le tue idee saranno raccolte, analizzate,
monitorate e pubblicate sulla piattaforma per tutta la durata della
Conferenza e contribuiranno ad alimentare le discussioni in atto
all'interno dei panel europei di cittadini e delle sessioni plenarie. Il
risultato finale della Conferenza sarà presentato in una relazione
destinata alla presidenza congiunta. La
Conferenza sul Futuro dell'Europa ha bisogno di noi e della nostra
partecipazione attiva a questa piattaforma. Il futuro dell'UE è nelle nostre mani. Facciamo sentire la nostra voce!