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martedì 12 luglio 2022

Femminicidio, perché l'uomo uccide la donna

di Valeria Frezza

Di fronte all' ecatombe di donne uccise (50 donne dall'inizio del 2022, 2 donne su 3 sono state uccise da partner o ex partner , il 57%è commesso da persone con le quali avevano una relazione.           
è inevitabile quindi interrogarsi sulle cause del femminicidio, ma anche sulle responsabilità dell’intera società.
La teoria antropologica: l'uomo nel corso dei millenni ha esercitato un predominio sulla donna e vorrebbe continuare a farlo nonostante i costumi sociali profondamente mutati, l'uomo considera la donna oggetto e non soggetto ed esercita la violenza su di lei.
La teoria della "supremazia perduta": l' uomo non accetta l'evoluzione e il cambiamento sociale e agisce spinto dalla rabbia del potere perduto, per tentare di riacquistarlo
Teoria dell'apprendimento sociale: il soggetto vive in un habitat con frequenti episodi di violenza
Teoria dell’attaccamento abnorme e del relativo possesso: si basa sull’attaccamento abnorme e sulla mancanza di accettazione della perdita del possesso. Molti delitti sono commessi da uomini che non accettano la fine di una relazione.
relazione malate e di rapporti estremamente conflittuali con la possibilità di comportamenti violenti anche di tipo estremo fra partner che, naturalmente, vedono soccombere fisicamente l’individuo sessualmente più debole per motivi passionali.
Le modalità più cruente sono: l’accoltellamento, l’utilizzo di armi improprie (corpi contundenti e martelli), soffocamento, strangolamento e asfissia.
C'è bisogno che tutte le istituzioni, le associazioni, la chiesa e l'intera società si prodighino in un’azione costante di emancipazione culturale e di evoluzione soprattutto in alcuni territori in cui la donna è ancora succube o considerata inferiore all’uomo.

Liberamente tratto da Virgilio notizie (Antonio Leggiero) 

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