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sabato 25 giugno 2022

Cos'è la misoginia: significato ed esempi dell'odio per le donne #DonnealCentro

 di Valeria Frezza

La misoginia, da μισέω misèō, "odiare" e γυνή gynḕ, "donna", è etimologicamente l'odio nei confronti delle donne, manifestato nei confronti del sesso femminile da uomini o anche da altre donne.

L'atteggiamento del misogino può andare dalla semplice discriminazione alla violenza verbale o fisica. Per qualcuno la misoginia si è manifestata esclusivamente nell'esprimere apertamente posizioni contrarie alla donna e al suo ruolo nella società, mentre per altri si è manifestata un'evidente patologia. Serial killer famosi come Jack lo Squartatore rientrano in quest'ultima categoria, mentre tra gli intellettuali misogini si annoverano spesso filosofi come Schopenhauer o Nietzsche.

La misoginia può nascere da un pregiudizio, per cui le donne sarebbero meno capaci dell'uomo nello svolgere alcuni tipi di lavori, ad esempio.

Per alcuni misogini, dunque, la donna deve essere relegata nell'esclusiva condizione di procreatrice, non ha diritto di esprimere pareri o prendere decisioni nel contesto lavorativo o familiare; talvolta, è considerata come una mera "proprietà" dell'uomo.

Jack lo squartatore, uomo frustrato, con difficoltà relazionali e psichiche originate probabilmente dalla totale assenza di una figura paterna e forse da un qualche evidente difetto fisico e omicida di una serie di donne.

È una forma di misoginia relegare la donna, implicitamente e culturalmente, alla cura esclusiva del nucleo familiare, favorire il licenziamento di una donna incinta, non dare supporto o assistenza alle madri, o giudicarne le scelte e i comportamenti sessuali. Altra caratteristica della misoginia è quella di considerare la donna sono all'interno della dicotomia madre / prostituta, giudicando la persona sulla base della sua presunta moralità o immoralità sessuale.

Una forma di misoginia più evidente e che miete ancora oggi maggiori vittime è quella che si manifesta attraverso la violenza sessuale o l'omicidio, quest'ultimo che va ormai universalmente sotto il nome di femminicidio.


Liberamento tratto dall' articolo di  V. Adriani

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