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mercoledì 23 dicembre 2020

Il caso Navalny - Gruppo Affari Esteri

 Di Leonardo Gaddini.

"Caso chiuso. So chi ha tentato di uccidermi. Il caso relativo al mio tentato omicidio è risolto. Conosciamo i nomi, conosciamo i ranghi e abbiamo le foto." Aleksej Anatol'evič Naval'nyj

 

La mattina del 20 Agosto, Aleksej Navalny e la sua portavoce, Kira Yarmysh erano bordo del aereo S7 Airlines volando da Tomsk a Mosca. Durante il volo, Navalny ha cominciato a manifestare sintomi di malessere perdendo conoscenza. L'aereo ha effettuato un atterraggio di emergenza all'aeroporto di Omsk. Navalny è stato portato al reparto di rianimazione tossica dell'ospedale di emergenza clinica della città. Il primario dell'ospedale ha riferito che Navalny è caduto in coma ed è stato collegato a un ventilatore. Yarmysh ha dichiarato che Navalny era stato avvelenato con una tossina e che il giorno della partenza non aveva mangiato nulla, ma aveva bevuto solo un tè acquistato all'aeroporto di Tomsk. Lo stesso giorno, i soci di Navalny fecero appello al Comitato Investigativo con la richiesta di aprire un procedimento penale sul tentato omicidio di un funzionario di stato o di uno statista, ma la richiesta è caduta nel vuoto. 

Il 21 Agosto, dopo la richiesta della famiglia e degli esponenti del suo Partito alla Cancelliera della Germania Angela Merkel e al Presidente francese Emmanuel Macron, un aereo dalla Germania è atterrato a Omsk per trasportare Navalny alla clinica di Berlino. Tuttavia, un consiglio di medici ha considerato le condizioni di Navalny "instabili" e "non trasportabili" e ha rifiutato il permesso di trasporto. Colleghi e parenti di Navalny hanno deciso di appellarsi alla Corte europea dei diritti dell'uomo con la richiesta di vietare alle autorità russe di ostacolare il trasporto. Yulia Navalnaya (moglie di Navalny) ha inviato una lettera-appello a Vladimir Putin, in cui ha chiesto il permesso di trasportarlo in Germania per le cure. Dopo diversi appelli, la sera, il suo medico curante, Anastasia Vasilieva, ha comunicato che i medici dell'ospedale avevano dato il permesso di trasportare Navalny in Germania. Il giorno dopo Navalny è atterrato a Berlino e ricoverato all'ospedale universitario della Charité. Il 2 Settembre i medici tedeschi hanno confermato l'ipotesi dell'avvelenamento, affermando che le analisi di Navalny hanno riscontrato la presenza del Novichok, agente nervino (che come effetto aumenta la concentrazione di acetilcolina nei recettori neuromuscolari, e di conseguenza la contrazione involontaria di tutti i muscoli, conducendo all'arresto sia respiratorio che cardiaco, ed infine alla morte) già utilizzato per avvelenare l'ex spia russa Sergej Skripal nel 2018 (sotto il video sui dettagli dell'indagine con i sottotitoli in inglese). 


 

Navalny è il leader dell'opposizione pro-Democrazia in Russia, fondatore del Partito "la Russia del Futuro" e della Fondazione Anti-Corruzione, in quei giorni si trovava in Siberia per incontrare i candidati e i volontari impegnati nelle elezioni locali e regionali tenutesi in autunno (dove l'opposizione si è presentata con candidati comuni ed è riuscita a ottenere dei buoni risultati, eleggendo diversi consiglieri regionali e comunali), ma anche per condurre un'indagine, sulla corruzione di esponenti politici locali . L'indagine video è stata successivamente pubblicata dalla squadra di Navalny il 31 Agosto sul canale YouTube del suo Partito (uno dei canali più visti in Russia). 

Per la sua attività contro la "Democratura" russa e per le sue denunce contro la corruzione di politici e funzionari dello Stato, si è attirato addosso le ire del Cremlino. Infatti questa non è stata l'unica aggressione subita, anche con sostanze chimiche. Il 27 Aprile 2017, Navalny è stato attaccato da sconosciuti fuori dal suo ufficio nella Fondazione Anti-Corruzione che gli hanno spruzzato una tintura verde brillante, forse mescolata con altri componenti, sul suo viso, facendogli perdere l'80% della vista nell'occhio destro. Navalny poi ha affermato che l'attaccante era Aleksandr Petrunko, un uomo che, aveva legami con il VicePresidente della Duma di Stato Pyotr Olegovich Tolstoy. Navalny ha accusato il Cremlino di aver orchestrato l'attacco. Un altro incidente si è verificato nel Luglio 2019, dopo essere stato arrestato e imprigionato per aver partecipato a una manifestazione, Navalny è stato ricoverato in ospedale con gravi danni agli occhi e alla pelle. In ospedale, gli è stata diagnosticata una semplice reazione allergica, ma questa diagnosi è stata contestata da Anastasia Vasilieva, uno dei suoi medici personali, che ha suggerito la possibilità che le condizioni di Navalny fossero il risultato di "effetti dannosi di sostanze chimiche indeterminate". Il 29 Luglio 2019, Navalny è stato dimesso dall'ospedale e riportato in carcere, nonostante le obiezioni del suo medico personale date le sue condizioni di salute ancora precarie. 

Il "caso Navalny" è poi tornato alla ribalta nelle ultime settimane dopo che il 13 Dicembre, un articolo del "Sunday Times", che citava fonti di intelligence anonime, riportava che Navalny era stato avvelenato una seconda volta mentre era in ospedale a Omsk, si ritiene che la precedente somministrazione dell'antidoto atropina in risposta al primo avvelenamento abbia salvato la vita di Navalny contrastando anche la seconda dose di Novichok. Il 14 Dicembre è stata pubblicata un'indagine congiunta di "The Insider" e "Bellingcat" in collaborazione con la "CNN" e "Der Spiegel" che coinvolgeva agenti del Servizio di Sicurezza Federale russo (FSB) nell'avvelenamento di Navalny. L'indagine ha descritto nel dettaglio un'unità speciale dell'FSB specializzata in sostanze chimiche e gli investigatori hanno rintracciato i membri dell'unità utilizzando dati di telecomunicazioni e di viaggio. Secondo le indagini, Navalny è stato sorvegliato da un gruppo di agenti dell'unità per tre anni e potrebbero esserci stati tentativi precedenti di avvelenare Navalny. 

In seguito a questa indagine, Navalny ha telefonato a Konstantin Kudryavtsev, uno degli agenti dell'FSB coinvolti, presentandosi come aiutante di Nikolai Patrushev (Segretario del Consiglio di Sicurezza Nazionale russo) e chiedendo dettagli sul perché il tentato avvelenamento fosse fallito. La conversazione è stata registrata (qui trovate la trascrizione in inglese: https://www.bellingcat.com/news/uk-and-europe/2020/12/21/if-it-hadnt-been-for-the-prompt-work-of-the-medics-fsb-officer-inadvertently-confesses-murder-plot-to-navalny/), Kudryavtsev ha confessato il tentato omicidio, dicendo che il Novichok era stato applicato sulle mutande di Navalny mentre si trovava in hotel a Tomsk, ma anche se le aveva indossate per il volo come previsto, il veleno era stato assorbito troppo lentamente per avere effetti letali prima che l'aereo partisse. Dopo l'evacuazione medica di Navalny in Germania, Kudryavtsev è stato inviato a recuperare i vestiti di Navalny in modo che potessero essere trattati per rimuovere le tracce di Novichok prima che potessero essere testati da esperti indipendenti (sotto il video sulla conversazione, con sottotitoli in inglese)

 

Quest'ulteriore atto violento di intimidazione fatto da Putin contro l'opposizione è il fulgido esempio di cosa siano realmente le "Democrazie illiberali" e degli orribili crimini di cui sono capaci coloro che detengono pieni poteri. Da ciò nasce anche l'esigenza per tutto il mondo Occidentale di cercare una nuova strategia contro le dittature, visto che quella delle sanzioni sembra non sortire gli effetti sperati. Un importante passo in questa direzione è stato fatto dall'UE, recentemente con il "Magnitsky Act", grazie al quale l'Europa adesso ha ora più poteri per punire le persone coinvolte in violazioni dei Diritti umani. Le nuove regole infatti, prevedono tra le altre cose di: vietare a persone mirate di viaggiare in Europa, congelare i beni sia di funzionari che di "entità" come organizzazioni, società o banche e bandire gli europei dal mettere i fondi a disposizione di coloro che sono coinvolti in gravi violazioni dei Diritti umani. Questo rappresenta solo un primo passo, ma è sicuramente un forte segnale che l'UE ha lanciato a Putin e ai suoi simili, di non essere più disposta a tollerare i crimini e le atrocità commesse dalle Dittature. 

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