Pagine

venerdì 4 settembre 2020

Documento per il NO al referendum costituzionale del 20 - 21 settembre 2020




NOI di #ForumalCentro votiamo NO al referendum costituzionale.

I motivi del nostro NO!

Votiamo NO perché vogliamo ricostruire la buona politica.
Siamo cittadini elettori e vorremmo una politica capace di risolvere i problemi della gente. Non chiediamo meno parlamentari, ma ne vogliamo di migliori, competenti e onesti. Con un taglio così drastico dei rappresentanti dei cittadini si rischia di dare “un taglio alla democrazia”. Si crea, così, una cesura grave con il passato, si rinnegano i Padri della patria e la storia che ha portato alla nostra democrazia parlamentare. Se riduciamo la rappresentanza dei territori il Parlamento perderà autorevolezza istituzionale; il forte astensionismo degli elettori di questi ultimi anni non si corregge tagliando la loro possibilità di esprimere propri rappresentanti; così si raffredderà la passione politica e l'interesse per il voto di altri ancora, e ciò è un male;

Votiamo NO per difendere la democrazia parlamentare rappresentativa voluta dai nostri padri costituenti, i quali decisero che per ogni 80.000 abitanti ci fosse 1 deputato e per ogni 200.000 abitanti 1 senatore. La diminuzione di questo rapporto ci poterà ad essere al di sotto della media delle democrazie rappresentative europee. Ciò renderà solo più debole la nostra democrazia. Nella comparazione con gli altri Stati europei, l’Italia sarà tra i Paesi col minor numero di parlamentari in proporzione al numero di abitanti. Esempi significativi sono le civilissime Svezia e Norvegia, che in proporzione ai cittadini residenti hanno il maggior numero di rappresentati in Parlamento. Anche in Francia e in Gran Bretagna i cittadini sono adeguatamente rappresentati, pur avendo i due Paesi un numero di abitanti superiore al nostro;

Votiamo NO perché la proposta del taglio non migliora né velocizza i lavori parlamentari. A tal fine c’è bisogno di intervenire sui regolamenti di funzionamento delle Camere, operazione più semplice da fare e meno invasiva del taglio dei parlamentari attraverso la quale si possono individuare anche modalità e processi per la misurazione delle performance di efficienza dei lavori parlamentari;

Votiamo NO perché crediamo che la politica debba tornare ad essere virtuosa agli occhi dei cittadini. Per ricostruire la fiducia negli elettori pensiamo che sia necessario che i partiti diventino palestre di democrazia e luoghi di dibattito, nei quali si forma e cresce una nuova classe dirigente, competente ed attenta all’interesse ed al bene comune, anziché organismi elitari dediti esclusivamente all’esercizio del potere. Il taglio non favorirà questo processo di nuova rappresentanza e responsabilità. Anzi, con il taglio si allungheranno i tempi di approvazione delle leggi e diventerà più tortuoso l’iter parlamentare. Ciò farà crescere ancor più l’iniziativa del Governo, già oggi tanto invasiva da essere diventata in gran parte sostitutiva del potere legislativo delle Camere con il profluvio di decreti su cui si mette puntualmente la “fiducia”, mortificando ed ingessando qualunque volontà di dibattito parlamentare. Con il taglio le decisioni politiche saranno prese da un numero inferiore di parlamentari che, decideranno sull’approvazione di leggi che riguardano milioni di cittadini;

Votiamo NO perché non vorremmo che dopo il taglio ci sia una "supercasta" con pieni poteri. Il populismo e il sovranismo sono derive della democrazia, che si sono infilate, come corpi estranei, nelle considerazioni della gente, approfittando delle loro difficoltà, dei vecchi e nuovi problemi e delle insicurezze che la politica non ha saputo ascoltare e rappresentare. Ma noi non possiamo legittimare la loro esistenza e dobbiamo contrastare ogni tentativo di consolidarsi nella cultura e nella quotidianità della gente tanto più quando manifestano, come è avvenuto con la legge sul taglio dei Parlamentari, propensioni anti democratiche e chiara intenzione di diventare nuova classe dominante. Non è un gioco, ma un problema serio da affrontare e risolvere al più presto, con passione, partecipazione e lavoro, specialmente in un tempo di crisi come questo. Il taglio consegna l'Italia nelle mani di pochi parlamentari, com’era nelle intenzioni di Licio Gelli, il quale elaborò un progetto simile a quello approntato dall’attuale riforma;

Votiamo NO perché intere aree del Paese si troverebbero prive di rappresentanza in Parlamento. Addirittura intere province con poca popolazione, anche se di grandi dimensioni, potrebbero non riuscire ad eleggere un senatore. Inoltre esiste un serio problema di rappresentanza al Senato a favore delle sole liste con i maggiori consensi elettorali. Resteranno escluse quelle liste che, pur avendo superato la soglia di sbarramento a livello nazionale, non potranno partecipare alla distribuzione dei seggi su base regionale perché, vista la riduzione numerica, gli scranni saranno attribuiti alle liste maggiori.
Il taglio inciderà negativamente anche sulla rappresentanza dei cittadini italiani che vivono all’estero in quanto i parlamentari eletti nella Circoscrizione Estero, anche loro ridotti in numero, avrebbero un peso minore sulle vicende politiche nazionali;

Votiamo NO perché la procedura di revisione costituzionale di cui all’art. 138 della Costituzione sarà demandata ad un numero davvero esiguo di deputati e senatori.
Se si continuasse ad avere leggi elettorali con listini bloccati e candidati nominati, le prossime legislature saranno composte da parlamentari quasi esclusivamente indicati dalle segreterie di partito, sottraendo all’elettore il diritto di scegliersi i suoi rappresentanti. Con la conseguenza che ciascun deputato e senatore finirà per rispondere al partito e non agli elettori.

#IOvotoNO

1 commento:

  1. Motivi validi per votare NO ad una riforma costituzionale che sarà esibita e strumentalizzata a soli fini elettorali.
    Anche #IoVotoNO insieme agli amici di ForumalCentro, Giacomo Danese

    RispondiElimina