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giovedì 11 giugno 2020

End Qualified Immunity

di Leonardo Gaddini

Il Deputato Justin Amash (diventato da poco il primo parlamentare della storia appartenente al Partito Libertario) ha presentato un progetto di legge per porre fine all'immunità qualificata, un'insidiosa dottrina legale, spesso criticata, che consente agli agenti di polizia di violare i diritti civili con assoluta impunità, se tali diritti non sono stati enunciati con precisione quasi identica nella giurisprudenza preesistente. Teoricamente dovrebbe servire per protegge i pubblici ufficiali da cause civili fasulle, ma praticamente, permette spesso cattive condotte da parte degli agenti. La morte di George Floyd per mano dell'ex poliziotto di Minneapolis, Derek Chauvin, ha costretto a nuova vita il dibattito, facendo luce su una dottrina che molti dicono che abbia contribuito a creare un ambiente di abusi della polizia. Amash ha annunciato domenica scorsa che avrebbe introdotto l'End Qualified Immunity Act, con la Deputata democratica Ayanna Pressley che firmerà come cosponsor.

Questa legge è sempre stata oggetto di critiche, perchè usata spesso per legittimare veri e propri reati fatti da poliziotti. Per esempio due poliziotti a Fresno, in California, hanno ottenuto l'immunità qualificata dopo aver presumibilmente rubato $ 225.000 mentre eseguivano un mandato di perquisizione perché non era stato "chiaramente stabilito" nella giurisprudenza che il furto fosse sbagliato. A un ufficiale del dipartimento di polizia di Los Angeles è stata concessa l'immunità qualificata dopo aver sparato, senza preavviso, a un ragazzo di 15 anni disarmato che stava andando a scuola, perché l'amico del ragazzo aveva in mano una pistola a pallini. Uno sceriffo della Contea di Coffee, in Georgia, ha ricevuto l'immunità qualificata dopo aver sparato a un bambino di 10 anni mentre mirava a un cane non minaccioso. L'elenco, purtroppo, continua. Le decisioni dei tribunali in quei casi indicano che ogni ricorrente non aveva alcun ricorso legale per chiedere un risarcimento per beni persi o spese mediche.

La proposta di Amash è stata appoggiata dai parlamentari del Partito Democratico, ma da nessun repubblicano, nonostante le loro costanti dichiarazioni a favore della libertà e contro gli abusi di potere dello Stato. Ma allora perché sono così lenti ad applicare la stessa logica anche alla polizia? A pensar male si potrebbe dire che il motivo è che la stragrande maggioranza dei poliziotti alle ultime elezioni hanno votato per Donald Trump... lo stesso che non ha speso mezza parola per condannare l'omicidio di Floyd e lo stesso che ha anche l'appoggio dei suprematisti bianchi.

Le violenti proteste di questi giorni sono quindi la risposta a situazioni di ingiustizia e di abusi di potere che membri della polizia hanno inflitto ai cittadini americani, si consideri il caso di Eric Garner, morto nel 2014 dopo che l'ufficiale del Dipartimento di Polizia di New York City (NYPD), Daniel Pantaleo, lo ha soffocato per la vendita di sigarette sfuse, (anche le sue ultime parole furono "Non riesco a respirare"). Credo sia importante però, far capire alla gente che non è qualcosa che sta succedendo solo negli USA (anche se la situazione è molto grave), ma la supremazia bianca, l’abuso di potere, la violenza su quelli che si considerano deboli e inferiori sono un qualcosa che purtroppo ci infetta tutti (come dimostrano le proteste in Europa), ma contro cui possiamo (anzi dobbiamo) combattere, però non attraverso la violenza e le distruzioni viste negli ultimi giorni, cose a cui sono fortemente contrario, ma solo attraverso la cultura e l'istruzione si potrà creare una società più aperta e tollerante.

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