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giovedì 8 febbraio 2024

Ragazze di periferia

Tratto da Ragazze di periferia di Maria Carfagna 

Solo cinque anni fa Amadeus aprì la sua avventura a Sanremo con l’infausto plauso alla capacità di una donna di stare un passo indietro a un grande uomo; altri tempi, si dirà, una frase sventurata caduta in prescrizione. Com’è caduta in prescrizione la presenza femminile a Sanremo: in cinque anni si è passati dalle nove co-conduttrici della prima edizione alle tre di quest’ultima. Non ci resta che sperare in un podio diverso da quello dello scorso anno: su cinque finalisti, nessuna donna

 

Se sul piano dello spettacolo televisivo non c’è molto da sperare in termini di valorizzazione del talento femminile, sul fronte musicale qualcosa, almeno a Sanremo, si muove. Dopo quindici anni, Sanremo giovani è stato vinto da una donna, la rapper Clara, già vista in Mare Fuori. La favorita di Sanremo 2024 sembra essere Annalisa con il brano Sinceramente

Nel brano sanremese "Ragazze di periferia" (2005) di Anna Tatangelo sta tutto il disincanto di una donna che, per quanto giovane, ha capito di essere stata vittima di un raggiro non solo e non tanto da parte dell’uomo che l’ha abbandonata, ma da una società che non le ha dato gli strumenti per autodeterminarsi. E infatti lei, la ragazza di periferia, era caduta nel tranello del ragazzo di città, mica di un ragazzo del suo quartiere; illudendosi, quindi, che lui con il suo amore l’avrebbe elevata a uno status diverso, portandola via dai margini.

 

Niente di più sbagliato. Quando questo non avviene, lei realizza non tanto di essere stata ingannata da un uomo ma di essere stata indotta all’errore da quel sistema di valore che spinge le donne a trovare un uomo che le sistemi e le mantenga

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