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venerdì 29 luglio 2022

Per #RICOSTRUIRE l'Italia

 Appello per l'unità dei riformisti, liberali e popolari.


Alle italiane e agli italiani che, in questo momento così difficile per la nostra Repubblica, avvertono l'urgenza di unire i costruttori volenterosi della nostra amata Italia, chiediamo di condividere e divulgare il seguente appello:

 

AI PARTITI, AI MOVIMENTI, ALLE ASSOCIAZIONI E ALLE LISTE CIVICHE, CHE SI RICHIAMANO AGLI IDEALI E AI VALORI DEL RIFORMISMO, DEL LIBERALISMO E DEL POPOLARISMO, CHIEDIAMO, IN VISTA DELLE PROSSIME ELEZIONI POLITICHE DEL 25 SETTEMBRE, DI FORMARE UNA COALIZIONE/LISTA INDIPENDENTE E AUTONOMA DAI POPULISTI DI DESTRA E SINISTRA, CON UN PROGRAMMA DI GOVERNO CHIARO E REALIZZABILE, PER RICOSTRUIRE L'ITALIA.

 

Un programma di governo capace di risolvere i tanti problemi irrisolti, che negli ultimi decenni sono stati dimenticati, e che la pandemia e la guerra in Ucraina hanno fatto emergere con maggiore evidenza.

Servirà attuare il PNRR, interventi strutturali utili alla crescita, il taglio del cuneo fiscale e la vera protezione sociale, la riforma elettorale (di tipo proporzionale con voto di preferenza e sbarramento) e una legge per la democrazia interna nei partiti, la transizione energetica con un approccio pragmatico e non ideologico, le liberalizzazioni e la concorrenza, attuare strumenti utili per combattere la denatalità, la precarietà del lavoro e la disparità salariale tra uomini e donne e tra generazioni diverse.

Un focus importante sulle pari opportunità (di partenza), nessuna discriminazione sulla base del sesso, religione o filosofia praticata, provenienza geografica, temi che per i populisti di destra e sinistra non sono ancora scontati.

È fondamentale, inoltre, abbattere le discriminazioni e migliorare le condizioni di vita delle persone con disabilità e degli  anziani, prevedere corridoi umanitari per l'immigrazione e attuare lo ius Scholae per i cittadini stranieri che hanno frequentato la scuola primaria nel nostro Paese.

È auspicabile documentare dettagliatamente nel programma elettorale gli obiettivi che si intendono raggiungere, i costi e come finanziarli in modo sostenibile.

Una classe dirigente che abbia serietà di comportamenti, coerenza, ragionevolezza e mai una politica urlata, no alla spesa pubblica per raccogliere voti, chiediamo una politica solida e pragmatica.

 

Solo così potremo dare seguito alle parole di Mario Draghi:

"Il populismo spesso è insoddisfazione, isolamento, alienazione. Questi temi si sconfiggono con un’azione di governo che risponda ai bisogni dei cittadini, ai bisogni degli italiani".

 

#ForumAlCentro       

indipendente e apartitico 

martedì 12 luglio 2022

Femminicidio, perché l'uomo uccide la donna

di Valeria Frezza

Di fronte all' ecatombe di donne uccise (50 donne dall'inizio del 2022, 2 donne su 3 sono state uccise da partner o ex partner , il 57%è commesso da persone con le quali avevano una relazione.           
è inevitabile quindi interrogarsi sulle cause del femminicidio, ma anche sulle responsabilità dell’intera società.
La teoria antropologica: l'uomo nel corso dei millenni ha esercitato un predominio sulla donna e vorrebbe continuare a farlo nonostante i costumi sociali profondamente mutati, l'uomo considera la donna oggetto e non soggetto ed esercita la violenza su di lei.
La teoria della "supremazia perduta": l' uomo non accetta l'evoluzione e il cambiamento sociale e agisce spinto dalla rabbia del potere perduto, per tentare di riacquistarlo
Teoria dell'apprendimento sociale: il soggetto vive in un habitat con frequenti episodi di violenza
Teoria dell’attaccamento abnorme e del relativo possesso: si basa sull’attaccamento abnorme e sulla mancanza di accettazione della perdita del possesso. Molti delitti sono commessi da uomini che non accettano la fine di una relazione.
relazione malate e di rapporti estremamente conflittuali con la possibilità di comportamenti violenti anche di tipo estremo fra partner che, naturalmente, vedono soccombere fisicamente l’individuo sessualmente più debole per motivi passionali.
Le modalità più cruente sono: l’accoltellamento, l’utilizzo di armi improprie (corpi contundenti e martelli), soffocamento, strangolamento e asfissia.
C'è bisogno che tutte le istituzioni, le associazioni, la chiesa e l'intera società si prodighino in un’azione costante di emancipazione culturale e di evoluzione soprattutto in alcuni territori in cui la donna è ancora succube o considerata inferiore all’uomo.

Liberamente tratto da Virgilio notizie (Antonio Leggiero)