Pagine

venerdì 26 febbraio 2021

La proporzionale, il Centro e la terza Repubblica

 di Armando Dicone


La seconda Repubblica iniziò con le elezioni politiche post governo Ciampi, la terza nascerà con le elezioni del 2023 dopo l'esperienza del governo Draghi.
I governi cosiddetti tecnici segnano sempre la fine di un sistema politico in crisi.
Cambiare regole e sistemi, dopo una crisi, è un dovere per ogni classe dirigente.
Si può cambiare in peggio, come è stato per le ricette della seconda Repubblica, ma proprio dagli errori del passato, un Paese non può che migliorare e questa volta dobbiamo cambiare in meglio. Abbiamo tutti i requisiti per farlo, abbiamo un bagaglio di errori fatti e francamente sarebbe difficile peggiorare.
Mi riferisco ad errori come il bipolarismo, il leaderismo, i partiti liquidi senza valori, ideali e privi di identità, allo scontro permanente tra i due blocchi, all'indifferenza verso l'astensionismo che invece è una piaga per qualunque democrazia e alle tante contraddizioni presenti nelle due coalizioni, nate "contro" l'avversario e mai "per" ricostruire l'Italia.
Per superare questi errori, che hanno bloccato il nostro Paese, abbiamo bisogno di cambiare il sistema politico bipolare e per farlo dobbiamo partire dalla prima regola del gioco: la legge elettorale.
Tutti gli effetti negativi della seconda Repubblica sono stati causati, in parte, proprio dalle leggi elettorali maggioritarie, che hanno delineato un finto bipolarismo, dico finto perché forzato, cioè non aderente alla cultura politica italiana né alla nostra costituzione.
Se non dobbiamo ripetere gli errori del passato abbiamo bisogno di una nuova legge elettorale proporzionale.
Con l'avvio della legge elettorale proporzionale, cambierà il sistema politico dei partiti, non saranno più dei comitati elettorali del capo telegenico, saranno democratici, avranno valori e ideali da promuovere, classe dirigente da formare, saranno moderni e aperti alla società che cambia con la rivoluzione digitale, ma ben solidi perché con radici culturali ben piantate, saranno cioè dei veri partiti. 
La legge elettorale proporzionale avrà altresì il merito di eliminare il vincolo dei due blocchi: destra-sinistra. Sarà finalmente possibile dirsi di "centro", senza nascondersi nei cespugli altrui, sarà possibile avere una rappresentanza politica anche per chi come me non intende più scegliere il "meno peggio".
Con la legge proporzionale, potremo finalmente costruire una nuova casa ai tanti riformisti, liberali, popolari e moderati, una casa solida, aperta e con un pensiero politico forte, una federazione di centro nella quale ogni organizzazione che aderirà, potrà sentirsi a casa propria e non più un ospite indesiderato.
Una federazione che abbia come valori di riferimento l'europeismo, la costituzione, l'economia sociale di mercato e la crescita felice (ambiente e persona).
Tra PD-M5S e Lega-FdI non posso proprio scegliere e non penso di essere il solo.
Adesso dobbiamo impegnarci tutti insieme per chiedere da subito la legge elettorale proporzionale, non abbiamo più tempo da perdere.
Il futuro non ce lo donerà nessuno, la terza repubblica sarà possibile solo con un nuovo impegno civico.

Grazie per l'attenzione.

Nessun commento:

Posta un commento