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martedì 29 ottobre 2019

L'impegno femminile in politica: Tina Anselmi, partigiana e prima donna ministro

di Valeria Frezza

Con tenacia, forza di volontà e preparazione, le prime donne cominciavano a creare una breccia nell'impenetrabile muro maschilista della politica. Erano per lo più democristiane o comuniste. Nilde Iotti ricopriva già la carica di Presidente della Camera, Tina Anselmi ricopriva diverse cariche istituzionali. Si mostravano concrete e coerenti: lottavano per la parità. Anche da avversarie politiche avevano in comune lo spirito di servizio per le istituzioni. Distanti anni luce su alcune questioni, si ritrovavano insieme per aprire le porte della politica al "gentil sesso"  Tina Anselmi sapeva farlo con il sorriso, mai respingente, con umanità e dolcezza.
Dell'esperienza giovanile come partigiana, all'impegno civile nel sindacato, si iscrisse alla Democrazia Cristiana nel 1944, negli anni della ricostruzione dopo il crollo della dittatura, protagonista delle battaglie per la giustizia sociale, presidente della commissione sulla loggia massonica P2.
Fu deputata dal 1968 al 1992, fece parte delle commissioni Lavoro e previdenza sociale, igiene e sanità, affari sociali. Si occupò molto dei problemi della famiglia e della donna. Si deve a lei la legge sulle pari opportunità
Fu presa in considerazione diverse volte per la carica di Presidente della Repubblica.
Una donna coraggiosa, coerente con i propri ideali, consapevole delle proprie responsabilità, testimone e artefice di un pezzo di storia italiana.
"Dobbiamo prenderci ogni giorno la nostra parte di responsabilità" cit. di Tina Anselmi

1 commento:

  1. Grazie Valeria per aver condiviso questo bellissimo ricordo di Tina Anselmi. La frase finale dovrebbe essere il motto di #ForumalCentro. Racchiude tutto quello che noi diciamo da mesi circa il ruolo civico di ciascun cittadino. Ottimo lavoro.

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